Codice di condotta - Leone Alato
In questa sezione trovi il Codice di Condotta di Leone Alato, adottato dal Consiglio di Amministrazione di Generali Italia, che costituisce il fondamento dell’identità culturale della Società e definisce le regole fondamentali di condotta che i dipendenti e i componenti degli organi amministrativi sono tenuti ad osservare. Il nostro Codice di Condotta costituisce un punto di riferimento anche per i nostri consulenti, fornitori, agenti, ecc. e fornisce specifiche regole di condotta relative, ad esempio, a: la promozione di un corretto comportamento aziendale, la diversità e l’inclusione, la sostenibilità, le informazioni personali e la privacy, la libera concorrenza e l’antitrust, la prevenzione dei conflitti di interesse, dell’abuso di ufficio e della corruzione, del riciclaggio di denaro, del finanziamento al terrorismo e delle violazioni di sanzioni internazionali. Il Codice sancisce inoltre il diritto di essere trattati onestamente e senza discriminazioni, come pure quello di lavorare per un’organizzazione che promuove e premia il lavoro svolto in maniera etica. La coerenza ai valori espressi dal nostro Codice ci aiuta a costruire, giorno per giorno, un ambiente di lavoro sano, guidato da onestà, trasparenza e imparzialità di comportamenti.
Vogliamo che le persone si sentano libere di chiedere chiarimenti e di segnalare comportamenti o azioni considerati inappropriati o incompatibili con la legge o con il Codice di Condotta.
Whistleblowing
Questa sezione del sito fornisce informazioni in merito ai presupposti, ai canali da utilizzare ed alle modalità da seguire per poter effettuare segnalazioni di violazioni delle disposizioni nazionali o dell’Unione Europea (Whistleblowing) o del Codice di Condotta di cui si sia venuti a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.
Per segnalare eventuali violazioni della normativa nazionale o dell’Unione Europea o del Codice di Condotta la Società mette a disposizione un apposito canale, che garantisce la massima sicurezza e riservatezza delle informazioni attraverso un protocollo di crittografia, raggiungibile al seguente link: https://generali.whispli.com/speakup. Qui si possono effettuare in forma anonima o nominativa sia segnalazioni scritte sia segnalazioni orali tramite linee telefoniche dedicate.
Tramite questi canali può essere chiesto un incontro alla Funzione di Compliance, che presidia i canali stessi e che è responsabile di gestire e dar seguito alle segnalazioni pervenute.
La segnalazione deve riguardare circostanze e condotte negligenti, illecite, irregolari o non corrette, per cui vi è il ragionevole sospetto o delle quali si è venuti a conoscenza nello svolgimento delle proprie funzioni. I fatti inerenti alla presunta violazione devono essere descritti nel modo più chiaro e completo possibile per agevolare l’avvio delle attività di indagine. La segnalazione non deve riguardare contestazioni, rivendicazioni o richieste legate a un interesse di carattere personale in merito ai rapporti individuali di lavoro come, ad esempio, vertenze di lavoro o conflitti interpersonali tra la persona segnalante e un altro lavoratore. I canali di segnalazione non devono essere utilizzati per comunicazioni non pertinenti per cui sono istituiti i relativi punti di contatto dedicati (ad es. reclami).
Come stabilito dal D.Lgs. 24/2023 (Whistleblowing) la Società non tollera alcuna forma di ritorsione nei confronti di chi effettua una segnalazione in buona fede o partecipa a un’indagine ad essa collegata, e garantisce protezione all’identità del segnalante, del segnalato nonché degli altri soggetti, nei limiti di legge, e la massima riservatezza delle informazioni contenute nella segnalazione.
Segnalazione esterna
È possibile effettuare una segnalazione esterna all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), al seguente link Whistleblowing - www.anticorruzione.it in uno dei seguenti casi: - non è prevista, nel contesto lavorativo, l'attivazione obbligatoria del canale di segnalazione interna oppure questo, anche se obbligatorio, non è attivo o conforme; - è già stata effettuata una segnalazione interna che non ha avuto seguito; - vi sono fondati motivi di ritenere che, se venisse effettuata una segnalazione interna, questo non avrebbe un seguito efficace o potrebbe determinare il rischio di ritorsione; - vi è un fondato motivo di ritenere che la violazione può costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.
Per maggiori dettagli si rimanda alle Linee Guida Anac consultabili sul sito dell’Autorità.